28/03/2024

Lo sfruttamento minorile, la pena di morte nel mondo, l’uguaglianza dei sessi, la protezione dei beni culturali da guerre e atti di terrorismo, la salvaguardia dei popoli autoctoni: questi alcuni dei temi che saranno trattati nell’edizione 2017 di “Foscamun”, l’iniziativa promossa a Venezia, per il quarto anno consecutivo, dal Liceo Foscarini che ha l’obiettivo di avvicinare giovani studenti provenienti da tutto il mondo all’Organizzazione delle Nazioni Unite e all’arte della diplomazia.

L’appuntamento, in programma dal 10 al 12 marzo, è stato presentato , a Ca’ Farsetti, con una conferenza stampa a cui hanno preso parte l’assessore comunale al Turismo, Paola Mar, il coordinatore generale del progetto, Caterina Rossi, il rettore del Convitto nazionale “Marco Foscarini”, Massimo Zane, gli studenti dell’istituto che stanno organizzando in prima persona l’evento.

“E’ un’iniziativa – ha sottolineato l’assessore Mar – sicuramente molto pregnante e formativa per i ragazzi, del tutto in linea con le tradizioni di dialogo, tolleranza, apertura verso ogni cultura che hanno sempre caratterizzato la storia della nostra città.”

Quest’anno al “Foscamun” parteciperanno, con gli studenti del Foscarini e del Benedetti, ragazzi provenienti da Stati Uniti, Messico, Libano, Spagna, Austria e Francia. Arriveranno a Venezia il 6 marzo. Dal 10 al 12 marzo parteciperanno alla simulazione di alcune sedute dell’Onu, in cui dovranno vestire i panni dei delegati dei vari Paesi, Seguendo le procedure adottate effettivamente anche al Palazzo di Vetro si svolgeranno le discussioni che dovranno portare a delle risoluzioni finali condivise.

Un evento a cui i ragazzi del Foscarini lavorano in pratica dall’inizio dell’anno scolastico: sono stati nominati così un Secretary General per individuare i temi da trattare, e dei responsabili che si occupano chi del marketing (con la ricerca di “sponsor”), chi dell’organizzazione vera e propria, chi della “sicurezza”, chi delle public relations. L’esperienza del Foscarini ha trovato non solo tanti consensi, ma anche dei continuatori in altre zone d’Italia: a Trieste, il locale istituto “Oberdan” darà vita quest’anno per la prima volta a “Obermun”. A Cividale del Friuli, invece, per il Convitto Paolo Diacono una simile esperienza è già un evento collaudato.

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