28/03/2024

La città stellata, e altri sette comuni, coinvolti nella vicenda elettrodotto Redipuglia – Udine ovest, decidono di muoversi contro il Ministero. Con una delibera di Giunta, il Comune di Palmanova ha conferito mandato all’avvocato Cerruti per presentare ricorso avanti al TAR del Lazio contro la delibera del Consiglio dei Ministri e il provvedimento di VIA.

Una decisione che conferma la netta contrarietà all’infrastruttura così come realizzata e riporta in primo piano la difesa del territorio, in coerenza con quanto già fatto in tutti questi anni.

“Continuiamo convinti la nostra battaglia giudiziaria. Ci sono degli elementi che possono far pensare a risvolti positivi: l’intervento del Consiglio dei Ministri che ha avocato a sè il parere positivo, andando contro il giudizio del Consiglio di Stato. Utilizzando un parere del Ministero dell’Ambiente invece che valutare le ragioni del MISE, pronunciandosi solo sul completamento dell’opera e non sull’interezza dell’infrastruttura. Per queste ragioni resta ancora valido il motivo originario del mancato confronto fra due proposte progettuali: linea aerea o linea interrata. Quanto siamo facendo, è in piena sintonia con tutti i comuni coinvolti” commenta Francesco Martines, Sindaco di Palmanova.

“Il Ministero per i Beni Culturali e del Paesaggio ha confermato il parere negativo sull’opera perché viola il principio costituzionale fondamentale della tutela del Paesaggio. L’opera, secondo i tecnici del Ministero, deturpa la pianura Friulana, sottraendo ai cittadini il bene Paesaggio, creando quindi un danno difficilmente mitigabile e permanente” commenta Luca Piani, assessore all’ambiente del Comune di Palmanova.

Già lo scorso anno la Corte Costituzionale aveva accolto il ricorso delle Amministrazioni Comunali dichiarando nulla la procedura anche in virtù della mancata valutazione sulle modalità alternativa alla realizzazione dell’elettrodotto che potessero superare il vincolo Paesaggistico.

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